La Polizia di Stato, all’esito di un’attività di indagine avviata ad inizio anno sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucca, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 5 persone (3 cinesi e due italiani), nella tarda mattinata odierna ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una cittadina cinese residente a Firenze, regolarmente soggiornante in Italia, ritenuta responsabile del reato di sfruttamento della prostituzione ai danni di giovani connazionali.
Nel mese di ottobre 2022, l’Autorità Giudiziaria aveva ricevuto una comunicazione di notizia di reato dalla Polizia Municipale di Altopascio a carico di alcuni cittadini cinesi, riguardante presunte attività illecite a carattere sessuale che venivano svolte all’interno di un immobile a Lucca, un centro massaggi di Altopascio, che non risultava più attivo. Infatti, al numero di cellulare pubblicizzato sulla vetrina rispondeva una cittadina cinese che, aderendo sin dai primi contatti a qualsiasi tipo di proposta di natura sessuale, fissava gli appuntamenti ai clienti all’interno di un immobile situato a Lucca, in via Pisana. Dai primi accertamenti è emerso che questo immobile era stato preso in locazione da una cittadina cinese, già nel mese di marzo 2022.
Nel corso della successiva attività d’indagine, anche di carattere tecnico, è emerso il diverso ruolo di tre cittadine cinesi che sfruttavano giovani ragazze connazionali, ospitandole all’interno dell’immobile, pubblicizzato come “centro benessere”, e facendole prostituire. In particolare la donna arrestata all’esito dell’operazione scattata nella tarda mattinata odierna, si occupava di organizzare lo svolgimento delle attività all’interno del centro, acquisendo personalmente ed in via esclusiva i corrispettivi delle prestazioni sessuali fatte ai clienti.
Un uomo di anni 54, è risultato essere il titolare del contratto di locazione dell’immobile adibito a sfruttamento della prostituzione, contratto che le indagini hanno dimostrato essere stato sottoscritto all’unico scopo di adibirlo alla prostituzione.
Le indagini della Squadra Mobile hanno consentito di documentare centinaia di prestazioni sessuali, effettuata dalle 9/9.30 del mattino fino a tarda sera. Al termine delle incombenze di rito, la donna è stata accompagnata presso la Casa Circondariale di Pisa.